Nella periferia della città, tra palazzine moderne e piccoli orti urbani, sorge la parrocchia dedicata a San Luigi Orione. Fondata negli anni Settanta da un gruppo di fedeli che avevano conosciuto il carisma orionino attraverso le opere della Piccola Opera della Divina Provvidenza, la comunità nacque con l’intento di portare il messaggio di carità e accoglienza del santo tra le famiglie del quartiere. Il primo parroco, don Giuseppe, era stato formato proprio dai religiosi orionini e aveva fatto suo il motto “Fare, e tacere” che caratterizzava l’operato di Don Orione, dedicandosi instancabilmente ai più poveri e agli emarginati.
Nel corso dei decenni, la parrocchia è diventata un punto di riferimento non solo spirituale ma anche sociale per l’intero quartiere. Seguendo l’esempio del fondatore che vedeva nella carità “il mezzo più efficace per convertire gli uomini”, sono nate numerose iniziative: una mensa per i senza fissa dimora, un doposcuola gratuito per i bambini delle famiglie in difficoltà, un centro di ascolto per chi attraversa momenti di crisi. Ogni anno, il 12 marzo, la comunità celebra con particolare solennità la festa del santo patrono, ricordando come Don Orione abbia sempre posto al centro del suo apostolato i piccoli, i sofferenti e gli ultimi.
Oggi la parrocchia continua a vivere secondo lo spirito orionino, cercando di coniugare preghiera e azione, contemplazione e servizio concreto. I volontari, giovani e anziani insieme, si riconoscono in quella spiritualità che Don Orione sintetizzava nell’espressione “solo la carità salverà il mondo”. Nelle domeniche affollate, tra le voci dei bambini del catechismo e il profumo del caffè che accoglie i fedeli dopo la messa, si respira ancora quell’atmosfera di famiglia e di casa aperta a tutti che il santo di Tortona sognava per ogni comunità cristiana.